sabato 22 marzo 2014

Il racconto di un ragazzo che non c'è più. #1

Questo è un racconto che ho scritto parecchio tempo fa, attorno a lui ci sono sempre stati tanti dubbi da parte mia. Voglio farvelo leggere, un capitolo alla volta, ogni settimana ne caricherò uno, sperando che voi riusciate a sciogliere ogni mio dubbio.




“Il racconto di un ragazzo che non c’è più.”


1.


Buio. Silenzio. Nell'altra stanza solo il rumore della lavatrice. Quel rumore rotondo, meccanico. Gli piace un sacco quando, nel bel mezzo della notte, parte la centrifuga. Il cestello carico di vestiti fradici incomincia a vorticare rapidamente. Buio, silenzio. Un unico rumore esiste, ed è quello della lavatrice nel bagno. La centrifuga è partita. A vorticare insieme ai vestiti ci sono i suoi pensieri. Tra una mutanda e un calzino sente parlare di lei. Poi si accorge che non sono solo i suoi pensieri ad essere centrifugati, ma anche la sua testa. Rotola nel cestello sbattendo di qua e di là. E infine, accade. In quella lavatrice ci entra tutto, per intero, è dentro. Dal primo pensiero più ribelle che cerca d'uscirgli dalla testa, all'ultimo centimetro di pelle del palmo del piede. Immerso. L'acqua e il detersivo gli entrano nel naso, nella orecchie, in bocca. Dentro.  Vuole vedere se riusciranno a sbiancare quell'anima scura che da un po' si porta dentro. Dovrebbero disinfettare quel vuoto che lo accompagna. Vediamo se cancelleranno ogni traccia di quel suo senso di disillusione. Si, è da un po' che non crede più a nulla. 

Nulla.



G.R.

2 commenti:

  1. Un bel trip mentale da disillusione e malinconia. E così si scoprì che Giuseppe scrive e pure bene :) Aspetto il resto allora!

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