sabato 3 maggio 2014

Il racconto di un ragazzo che non c'è più. #7

7.

Lui  aveva ricominciato a sentire Elisa giustificando quei due giorni in cui era quasi sparito come un piccolo momento di debolezza, e tutto tornò come prima, ma solo apparentemente. Il sentimento che lui provava continuava a farsi sentire, e nel frattempo Stefano si accorse che lui ed Elisa si sentivano ancora dopo quel messaggio di lei che diceva che per non scrivere a Stefano avrebbe scritto a lui. Sembrava che questo non lo turbasse, ma non era così, ed un pomeriggio dopo che era stato a casa sua e verso le sette se n’era tornato a casa, lui sbagliò il mittente di un messaggio e invece di scrivere ad Elisa scrisse a Stefano: “Se n’è andato.”, la risposta fu: “Bell’amico che sei, complimenti.”

Il mondo crollò, in un attimo si sentì un traditore, una persona orribile che per cercare un minimo di felicità da tenere per sé aveva imbrogliato il suo migliore amico. Provò per un’ora a chiamare Stefano che alla fine rispose e accettò di parlare con lui il giorno seguente.

“Scusa Stefano, so di aver sbagliato, ma è un’amicizia nata poco a poco, abbiamo incominciato a scriverci perché me l’avevi chiesto tu..” “Ah bè allora questo ti giustifica no?” “Aspetta! Non è quello che intendevo, ti sto spiegando come sono andate le cose..” “Ma non m’interessa come sono andate le cose, io mi sento tradito! Il mio migliore amico è diventato lo stesso per la ragazza che amo e per giunta tenendomelo nascosto!” “Stefano avrei voluto dirtelo un milione di volte, ma..” “Ma cosa?!” “Avevo paura, si è creata un’amicizia talmente forte con Elisa che te l’ho tenuta nascosta per paura di doverci rinunciare, io con lei mi trovo come con te, ne ho bisogno come ho bisogno di te, le vostre due amicizie sono le uniche cose che mi tengono in piedi in questo momento, prova a capire cosa ti sto dicendo, non devi pensare ci sia qualcos’altro!”, Stefano si calmò un po’, poi concluse veloce: “Va bene, ti credo, ma mi hai deluso troppo, penso tu capisca.”. E mentre queste parole si stavano ancora staccando dalla sua lingua si girò verso la porta e se ne andò. Il rumore del motorino di Stefano che si allontanava aveva il rumore delle risa di quella vita che anche sta volta si era impegnata a divertirsi con lui, sembrava quasi godesse a vedere quella specie di delusione sul suo viso.

Stefano poco dopo si mise insieme ad Amelie e insieme a questo piano piano l’amicizia tra loro sembrò tornare quello che era, anche se lui continuava a sentire un vuoto dentro, grande come quel nuovo tradimento che corrispondeva al sentimento che stava crescendo dentro lui per Elisa. Un pomeriggio uguale agli altri Stefano disse: “Non m’importa più di Elisa, io sto bene adesso, non m’interessa cosa c’è tra di voi, non più.”, in quel momento lui non resistette e confesso tutto: “Stefano io ti devo dire una cosa, mi sento una merda, sto davvero male.” “Cos’è successo?” “Penso di provare qualcosa di più di un’amicizia per Elisa, è da un po’ che me lo tengo dentro perché so che questo non può succedere, forse non lo voglio neanch’io, ma è successo e non so cosa fare.”, Stefano non disse nulla per un attimo poi rispose: “Non so cosa dirti, adesso Elisa non m’interessa più, io con Amelie sto bene, questo è quello che conta per me ora, nient’altro, tu fai quel che vuoi.” “Ho capito, io dovevo dirtelo comunque.” Dopo che Stefano se ne andò, lui sentì quella crepa che si era creata nella loro amicizia e che era stata tappata col fango, allargarsi inesorabile. Quella notte dormì poco, gli mancava il respiro.


 G.R.

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